Onorevoli Colleghi! - Con la presente proposta di legge si intende riequilibrare una situazione che ha creato una discriminazione all'interno della categoria dei funzionari, dei dirigenti e dei direttivi appartenenti alla Polizia di Stato.
Tale situazione ha provocato una profonda amarezza e rischia, se non si interviene prontamente, di ingenerare anche una sorta di demotivazione e frustrazione per la disattenzione verso la categoria dei dirigenti superiori della Polizia di Stato i quali, nell'espletamento delle loro quotidiane funzioni, esprimono il loro patrimonio di professionalità e di ideali al servizio del Paese.
In particolare ci si riferisce al contenuto dell'articolo 26 del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, recante «Riordino dei ruoli del personale direttivo e dirigente della Polizia di Stato». L'articolo citato stabilisce disposizioni transitorie e, mentre per i dirigenti generali di livello C è stata prevista, dopo quattro anni, la possibilità di godere del trattamento economico dei pari grado di livello B, qualora non promossi per mancanza di posti in ruolo, per i dirigenti superiori non è stato previsto alcun miglioramento economico.
La categoria interessata ha ravvisato, in tale situazione, una discriminazione rispetto a tutti i ruoli dei direttori e dei dirigenti della Polizia di Stato; è pertanto nostro intendimento, con la presente proposta di legge, riequilibrare e rimuovere questa disparità di trattamento prevedendo, anche per i dirigenti superiori della Polizia di Stato, l'attribuzione, al compimento